Lettore medio

Jorge e Pepito. Il segreto di Central Park (Maria Gianola)

9788867902859_0_0_0_75“Così Jorge finì il suo primo viaggio. Il mondo è un posto strano, pensò. E anche a guardarlo con gli occhiali non è mica facile venirne a capo”.

Cosa succederebbe se il caso facesse incontrare uno scarabeo Golia e un armadillo? Prova a dare una risposta al quesito Maria Gianola autrice della storia illustrata “Jorge e Pepito. Il segreto di Central Park” edita da Tunué.
Partendo da un fatto di cronaca reale – il naufragio della petroliera Grand Zenith – l’autrice racconta due storie parallele destinate a incrociarsi. Da un lato quella di Jorge, un armadillo cresciuto nel celebre parco newyorchese dove, anni prima, avevano trovato rifugio i suoi antenati Ramon e Pilar; dall’altro Pepito, un esemplare rarissimo di scarabeo Golia albino salvato sul davanzale della propria finestra dal piccolo Gilles, un ragazzo dotato di grande curiosità e una smodata passione per gli animali. Sarà grazie a lui e alla compagna di classe Gynevre che i due protagonisti s’incontreranno. Come? Leggete questa storia e lo scoprirete.
Maria Gianola ha realizzato, a mio parere, una storia per un pubblico quanto mai variegato. “Jorge e Pepito” non è, infatti, solo un libro per l’infanzia. È una favola contemporanea che parla ai più piccoli ma ricorda anche agli adulti il valore dell’amicizia, del coraggio e del rispetto altrui. A questo punto, sotto con l’intervista…

Nome: Maria
Cognome: Gianola
Jorge e Pepito. Come è nato questo progetto e perché proprio questi due animali? I protagonisti sono arrivati per primi. Due animali corazzati ma del tutto indifesi: un armadillo timido e sperduto con gli occhiali spessi che cerca di scomparire dentro la sua ridicola corazza. Uno scarabeo tutto tondo con le sue gigantesche corna da cervo, che riesce a malapena a volare per il suo peso sproporzionato alle ali. Li ho disegnati all’improvviso, così, senza storia. Jorge e Pepito mi sono sembrati da subito una coppia fantastica.
La vera sfida è stata intrecciare una storia dove si potessero muovere un animale che vive nel centro America e uno scarabeo Golia che abita le regioni tropicali dell’Africa Occidentale. Allora ho chiamato in campo un narratore esterno, che raccontasse la storia di una nave sulla quale far viaggiare l’armadillo da Panama verso nord, così l’articolo apparso sul New York Times del 12 gennaio del 1977 che testimoniava il naufragio realmente avvenuto della Grand Zenith al largo del Massachussets , ha dato il via alla storia.
Quanto c’è di autobiografico nel personaggio di Gilles? Gilles (in omaggio a Gilles Villeneuve) è un bambino sveglio, attento e sensibile verso i più piccoli. È un tipo tosto che non si fa scoraggiare dalle avversità. Nella storia il mondo degli adulti è un po’ sullo sfondo e i bambini devono cavarsela da soli ma sanno riconoscere le persone di cui possono fidarsi. Autobiografico? In famiglia ero la seconda di 6 fratelli e all’età di Gilles sapevo già muovermi in maniera piuttosto autonoma, portavo gli occhiali e come Gilles cercavo qualsiasi occasione per portare a casa un animaletto da tenere con me, con risultati sempre disastrosi: il passerotto è morto durante la notte, il gattino è scappato, i girini sono stati mandati in vacanza nella fontana di Ca’ Rezzonico, il pipistrello è stato cacciato, il pesce rosso ha mangiato troppo pane.
Quando, e grazie a chi o a cosa, la passione per i fumetti si è trasformata in un lavoro? Disegno da quando ero bambina. Mi lasciavo ispirare dai grandi disegnatori, la fantasia di Jacovitti in particolare mi conquistava, così non-sense: cosa c’entrava un salame tagliato in una scena western? E il cavallo Trottalemme? E Coccobill che chiedeva al bar una camomilla doppia col manico a sinistra?
Ho sempre saputo che avrei disegnato anche da grande e perciò non ho mai smesso di farlo. Così dopo la laurea invece di dedicarmi all’insegnamento, ho semplicemente continuato a disegnare e ho proposto le mie storie illustrate a qualche editore.
Oltre che una megalopoli, New York può essere considerata un vero e proprio genere letterario. Perché hai scelto proprio la Grande Mela per raccontare la tua storia? New York è il posto nel mondo dove si incontrano, si incrociano e convivono un gran numero di culture e vite e storie diverse. Nulla è guardato come strano o incomprensibile. Puoi camminare per strada vestito da Babbo Natale in pieno agosto e nessuno ti nota. È il luogo perfetto nel quale una colonia di armadilli può passare inosservata per anni e dove un bambino sensibile può salvare uno scarabeo da una pozzanghera in mezzo a una folla di passanti. A New York tutto può succedere.
Il rapporto coi lettori è fondamentale per un autore. Come hanno reagito alla tua storia i lettori più giovani? È stata una vera sorpresa: hanno iniziato a tempestarmi di domande sugli armadilli e le loro abitudini, sugli scarabei Golia, se esistono veramente e se è vero che ne esistono di albini e cosa mangiano (naturalmente mi ero preparata!), se ci fossero davvero gli armadilli a Central Park e se io li avessi visti. La natura, e le sue meraviglie, è un mondo che stuzzica sempre moltissimo la fantasia e la curiosità dei miei piccoli lettori.
Il fumetto che leggi e rileggi con più entusiasmo. I Peanuts. Li amo. Snoopy & co non finiranno mai di farmi ridere e riflettere e crescere e imparare la verità sul mondo e sulle relazioni umane.
Progetti per il futuro? Sempre molti, tra libri illustrati e graphic novels, e uno sguardo attento verso il mondo dell’animazione. Chissà.
Saluta i lettori medi. Carissimi Lettori Medi, da lettrice media ieri sera verso mezzanotte sono arrivata di nuovo alla fine di un libro. Ogni volta è come salutare una persona amica. Leggi le ultime righe, lentamente, le rileggi, poi basta, finito. Lo devi lasciar andare, ringraziando chi l’ha scritto. Mi piace pensare anche le mie storie per qualcuno di voi possano diventare amiche, accompagnandovi per un minuscolo pezzetto di strada con fantasia e leggerezza. Buona lettura!

Titolo: Jorge e Pepito. Il segreto di Central Park
Autrice: Maria Gianola
Genere: Graphic novel
Casa editrice: Tunué
Pagine: 48
Anno: 2018
Prezzo:€ 17,00
Tempo medio di lettura: 1 ora
Suggerimenti per la lettura: Leggere questo graphic novel all’aria aperta, sperando di incontrare uno scarabeo Golia da soccorrere oppure un armadillo da riaccompagnare nella propria tana.

L’autrice
Maria Gianola è nata a Venezia e ha cominciato a disegnare di nascosto sui quaderni di scuola. A otto anni ha ricevuto il suo primo premio come illustratrice. Da allora non ha più smesso. Dopo gli studi all’Università si è dedicata alla pittura ad olio e poi all’illustrazione. Le piace portare le sue tre bambine a spasso per le calli della sua incredibile città, cercando ogni giorno nuovi angoli segreti, e girare in barca tra le barene e le minuscole isole della laguna.

Paquito

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