Lettore medio

Nunziatella (Francesco Paolo D’Amato)

Margherita si rese conto di indossare ancora gli abiti del giorno prima, quindi si alzò dal letto e senza dire nulla aprì le tende di lino, diventando una sola cosa con il verde del mare che entrò nella stanza.
Poi si voltò di scatto:
– È pronto questo caffè?

Titolo: Nunziatella

Autore: Francesco Paolo D’Amato

Casa editrice: Colonnese

Genere: sentimentale

Pagine: 126

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 15,00

Tempo medio di lettura: 2 giorni

Suggerimento musicale: Just the two of us di Bill Withers e Grover Washington Jr.

L’autore

Francesco Paolo D’Amato, editore – una vita a far libri, pubblicarli, leggerli, raccoglierli, venderli e stamparli – si cimenta direttamente nella scrittura con questo suo primo e intimo romanzo.

Paquito

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Lettore medio

Mixed by Erry (Simona Frasca)

Quella dei Frattasio è una storia che come una matrioska ne contiene tante altre, pubbliche e private, con molteplici circostanze spericolate, talvolta ordinarie, anche scontate, in sintonia con le caratteristiche della città in cui hanno preso vita. Incredibile non averci pensato prima! Sullo sfondo ci sono Napoli e la musica, in primo piano dei ragazzi, quattro fratelli con il desiderio di di interrompere l’inevitabile destino di miseria, di realizzare un sogno senza sacrifici, come con una vincita al lotto, mandando al diavolo l’indottrinamento sulla disciplina e sulla dedizione quotidiana alle quali fa appello ogni genitore che ha a cuore il futuro del proprio figlio.

Titolo: Mixed by Erry

Autrice: Simona Frasca

Casa editrice: ad est dell’equatore

Genere: reportage narrativo

Pagine: 252

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 16,00

Tempo medio di lettura: 4 giorni

Suggerimento cinematografico: Mixed by Erry di Sidney Sibilia

Suggerimento musicale: Sweet Dreams (Are Made Of This) degli Eurythmics

L’autrice

Simona Frasca, docente di Etnomusicologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Membro del comitato scientifico del Centro Studi Canzone Napoletana e del comitato artistico dell’Associazione Alessandro Scarlatti. Si è occupata di jazz, diaspora italiana e canzone napoletana.
Scrive per “Il Manifesto” e “Alias” con uno sguardo particolare rivolto ai processi di produzione e distribuzione nei circuiti underground indie e rock’n’roll.
Ha pubblicato: Norah Jones, piano girl (Arcana, 2004) e Birds Of Passage, the diaspora of Neapolitan Musicians in New York (Palgrave-MacMillan, New York 2014).
Suona il clarinetto nell’orchestra Scarlatti per Tutti.

Claudia S.

Lettore medio

Il bene che ti voglio (Sandro Frizziero)

Alessio Gorgosalice oltrepassa il cancello socchiuso di Villa della Pace. Cancello che è crepa di nido pigolante, ferita del mondo a perenne rischio di infezione. Così basso, il cancello di Villa della Pace, che non protegge da vandalici scavalcamenti, da zingaresche ruberie, da sabotaggi sindacali.

Titolo: Il bene che ti voglio

Autore: Sandro Frizziero

Casa editrice: Mondadori

Parole chiave: sentimenti; rapporti familiari; relazioni extraconiugali

Pagine: 220

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 18,50

Tempo medio di lettura: 4 giorni

Suggerimento musicale: Ti voglio bene di Tiziano Ferro

L’autore

Sandro Frizziero è nato a Chioggia nel 1987. Ha esordito nel 2018 con Confessioni di un Neet, edito da Fazi, finalista al premio John Fante 2019. Nel 2020 ha pubblicato Sommersione (Fazi), classificato secondo al premio Campiello. Suoi racconti sono usciti su quotidiani e blog letterari.

Paquito

Lettore medio

La città fra le nuvole (Anthony Doerr)

Un testo – un libro–è un rifugio per i ricordi di quanti ci hanno preceduti. Un modo di conservare la memoria dopo che l’anima se n’è partita.

Anno 1453. Nella città d Costantinopoli, messa sotto assedio dalle truppe del sultano, la piccola Anna cerca conforto nella lettura e nel suo potere salvifico: attraverso le storie che legge alla sorella Maria, cerca di allontanare la paura e la morte.

Anno 2020. Zeno Ninis allestisce uno spettacolo teatrale con cinque bambini delle elementari e la sua memoria vaga sul passato e sul ruolo che i libri hanno avuto sulla sua vita mentre un tragico evento sta per piombargli addosso.

In un futuro lontano sulla nave spaziale Argos, Konstance combatte la sua solitudine leggendo e ricostruendo una storia, quella che accomuna tutti i nostri protagonisti, Nubicuculìa: la storia di un giovane pastore dell’Arcadia e del suo viaggio alla ricerca di una città fantastica, sospesa fra le nuvole.

Sognatori testardi e coraggiosi, lettori che su più piani temporali, seguono la scia della stessa vicenda, attraverso le epoche, per scoprire che un filo li unisce, collegando il passato al futuro, un filo miracoloso che prende la forma di un piccolo libro destinato a cambiare per sempre la vita di tutti loro. “La città fra le nuvole” (edito da Rizzoli) è un romanzo sui libri e su chi li ama, su come una storia possa unire le anime e i cuori di chi la legge, attraverso il tempo e lo spazio.

Tutti i lettori conoscono la sensazione di sentirsi connessi, uniti da una passione comune e Anthony Doerr usa questo sentimento per creare una narrazione che si dipana su più piani temporali, saltando da un personaggio all’altro, costruendo una trama precisa e ben congeniata dove è un libro a fare da collante.

Tutti i protagonisti sono legati alla storia di Nubicuculìa a filo doppio: un libro che viene trovato, perso e poi ritrovato ancora, un libro che diventa un antidoto contro la morte, la solitudine, il riscatto per le occasioni mancate.

Anna, Zeno, Kostance: tutti loro trovano nella storia irriverente e fantasmagorica di un giovane pastore sciocco e avventato quello che cercano, che sia conforto, speranza, o semplicemente il divertimento e la meraviglia. Ma, tra tutti loro è Zeno quello che colpisce di più al cuore. Con la sua vita semplice, la sua timidezza e un ardente desiderio di riscatto, cerca con tutto se stesso di mantenere vivo un amore perduto attraverso lo studio del greco, con la speranza di poter fare qualcosa di significativo. Ma Zeno non sa che qualcosa di significativo l’ha già fatto trasmettendo l’amore per la lettura e per le storie a cinque piccoli bambini che si imbarcano con lui nell’impresa teatrale.

Anthony Doerr ha creato un romanzo che parla al cuore dei lettori e che trasmette pagina dopo pagina l’immenso amore per i libri e la loro capacità di unire le anime.

Titolo: La città fra le nuvole

Autore: Anthony Doerr

Genere: Fantasy

Casa editrice: Rizzoli

Pagine: 690

Anno: 2022

Prezzo: 22

Tempo medio di lettura: 5 giorni

Consiglio di lettura: “Cloud Atlas” di David Mitchell e “Storia di due anime” di Alex Landragin

L’autore

Anthony Doerr è uno scrittore statunitense che ha vissuto e lavorato in Africa e Nuova Zelanda infatti, la sua prima pubblicazione è stata la raccolta di racconti brevi The Shell Collector ambientati in quei paesi. Ha pubblicato poi il suo primo romanzo A proposito di Grace nel 2004,ma è con Tutta la luce che non vediamo che si è fatto conoscere al grande pubblico: pubblicato nel 2014 ha vinto il premio Pulitzer e il Carnegie Medal, scalando la classifica dei best-seller del New York Times.La città fra le nuvole è il suo terzo romanzo edito in Italia dalla casa editrice Rizzoli.

Giovanna

Lettore medio

Tornare dal bosco (Maddalena Vaglio Tanet)

Pensò che probabilmente avrebbe camminato fino a collassare e anche quello le stava bene, solo sarebbe durato più a lungo. La vita scemava , non riconosceva più bene le forme. Le parve che fosse il bosco ad andarle addosso avviluppandola in una mischia di tronchi , spini e fogliame.

Titolo: Tornare dal bosco

Autore: Maddalena Vaglio Tanet

Casa editrice: Marsilio

Genere: romanzo di formazione

Pagine: 272

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 17,00

Tempo medio di lettura: 4 giorni

Suggerimento di lettura: Il barone rampante di Italo Calvino

L’autrice

Maddalena Vaglio Tanet ha studiato letteratura all’Università di Pisa e alla Scuola Normale. Si è poi trasferita a New York per un dottorato alla Columbia University. Ha pubblicato poesie in italiano e tedesco, oltre ai libri illustrati Il cavolo di Troia e altri miti sbagliati (Rizzoli 2020, finalista al premio Strega Ragazzi 2021 come miglior esordio) e Casa musica (come un papero innamorato). Nel 2023 esce per Marsilio Tornare dal bosco, candidato al Premio Strega.

Manuela

Lettore medio

Mi limitavo ad amare te (Rosella Postorino)

Pian piano la lingua nuova era permeata in ogni ambito del quotidiano, colpa delle suore, delle educatrici, degli ospiti italiane dell’istituto, sia le madri sia i bambini, della televisione, della musica in radio. Ma che nell’intimità di uno scambio epistolare non sentissero più il bisogno di esprimersi con parole familiari era il segno di un’estirpazione della famiglia stessa. Per Nada era avvenuta ben prima dell’esilio, la sua non era una lingua madre né padre. La sua terra era Ivo, il rifugio della sua schiena.

Titolo: Mi limitavo ad amare te

Autrice: Rosella Postorino

Casa editrice: Feltrinelli

Genere: Romanzo di formazione; non fiction novel; sentimentale

Pagine: 352

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 19,00

Tempo medio di lettura: 6 giorni

Suggerimento musicale: Lontano lontano di Luigi Tenco

L’autrice

Rosella Postorino ha esordito col racconto In una capsula (inserito in Ragazze che dovresti conoscere, 2004), ha poi pubblicato alcuni racconti e un saggio di critica letteraria. Il suo primo romanzo, La stanza di sopra, è entrato nella rosa dei tredici finalisti del Premio Strega e ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Premio Città di Santa Marinella. Tra le sue collaborazioni: la Repubblica e Rolling Stone.
Ha pubblicato inoltre: L’estate che perdemmo Dio, Il corpo docile; la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro, Il mare in salita, Le assaggiatrici. È fra gli autori di Undici per la Liguria. Nel 2019 esce Tutti giù per aria, edito Salani. Sempre con Salani pubblica nel 2022 Io, mio padre e le formiche. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani.

Claudia

Lettore medio

Il continente bianco (Andrea Tarabbia)

«Insomma la debolezza, la fragilità, sono un inganno, nascondono pericoli. Io non voglio morire soverchiato dalla debolezza, e nemmeno tu lo vuoi: è per questo che ci piace il controllo – sì, piace anche a me, a te non lo nascondo. L’idea di far funzionare il mondo secondo il nostro gusto» sollevò il braccio della forza e abbassò quello della debolezza, poi invertì l’operazione: era adesso una giustizia che soppesava il bene e il male del mondo, ma questa giustizia che lui era sembrava fragile, e non aveva bende che la rendevano cieca, ma soltanto due occhi di diverso colore.

È un’immersione nel mondo dei neofascisti romani Il continente bianco (edito da Bollati Boringhieri) di Andrea Tarabbia. Lo scrittore immagina qui un personaggio – omonimo scrittore e paziente di un rinomato analista, il dottor P. – alle prese con una curiosa e stravolgente scoperta: l’esistenza di un gruppo di facinorosi di estrema destra capitanato da Marcello Croce, giovane amante di Silvia, moglie dello stesso medico. Tarabbia entra in contatto con il gruppo, che si fa chiamare ‘Il continente bianco’, viene ammesso alle loro riunioni, ascolta le loro orazioni farneticanti e partecipa persino a un’aggressione contro dei venditori del Bangladesh. Mentre Silvia si assoggetta sempre di più ai voleri di Marcello, Tarabbia si confronta con lui sull’ideologia che lo muove e assiste ai preparativi per un’aggressione a un campo rom. Ispirato da alcuni dei maggiori narratori del Novecento, il romanzo di Tarabbia getta luce su aspetti poco esplorati della contemporaneità italiana e lo fa portando avanti la sua indagine di lunga data sul tema del male, di chi lo compie, di chi lo testimonia.

L’operazione di Andrea Tarabbia, complessa poiché dedita a narrare tutta l’angoscia e l’inflessibilità di una contemporaneità sempre più cruda, fa del racconto materia plastica al punto da rendere il testo stesso e le proprie riflessioni un’esplicazione della filosofia kierkegaardiana. La penna dell’autore segue imperterrita una linea – a volte netta, altre finemente tratteggiata – sospesa tra un lirismo sfumato, rappresentato dalla spasmodica ricerca di una storia da vivere e descrivere, e tematiche sociali e politiche. Comune denominatore di queste visioni è il senso di fascinazione suscitato da una nuova realtà – incarnatasi in particolar modo nel personaggio di Marcello Croce – che fino a quel momento abitava solo i libri di storia e l’immaginazione del narratore stesso. A tal proposito, risulta molto interessante il principio metaletterario attraverso il quale l’autore diviene l’artefice del suo stesso racconto, assecondando sia un punto di vista interno che l’attrazione fatale di cui il protagonista cade vittima, interrogandosi e avviando quasi uno scavo interiore, irretito da nuovi ideali ben più diversi dai suoi.

Il continente bianco, inoltre, si fa portavoce dell’espediente narrativo della riscrittura, riprendendo l’opera “L’odore del sangue” di Goffredo Parise, ispirazione cardine – in questo caso – del romanzo di Tarabbia, che riapre in questo modo uno spaccato sociale riguardante i valori di una borghesia– rappresentata dal dottor P. e dalla moglie Silvia – allo stremo, vittima dei propri stessi ideali e di un dilaniante quieto vivere.

L’autore ha, dunque, minuziosamente costruito un perfetto meltingpot narrativo: nonostante lo snodo di più argomentazioni possa far pensare a un’incoerenza testuale, la dinamicità scenografica è accompagnata da una composizione elegante e coesa, capace di intrattenere e affascinare il lettore.

Titolo: Il continente bianco

Autore: Andrea Tarabbia

Genere: Romanzo di formazione

Casa editrice: Bollati Boringhieri

Pagine: 241

Anno edizione: 2022

Prezzo: €16,00

Tempo medio di lettura: 3 giorni

Brano consigliato: Ultraviolence dei New Order

L’autore

Andrea Tarabbia, nato a Saronno nel 1978, russista di formazione, è docente di Letterature comparate presso l’Università di Bergamo. Ha pubblicato i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa, 2010), Marialuce (Zona, 2011) e Il demone a Beslan (Mondadori, 2011), il saggio Indagine sulle forme possibili (Aracne, 2010), l’e-book La patria non esiste (Il Saggiatore, 2011), Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri, 2019) e Il continente bianco (Bollati Boringhieri, 2022). Oltre a scrivere sulla rivista Il primo amore, pubblica articoli per Liberazione, Gli altri, Nazione indiana.

Federica

Lettore medio

La Sibilla (Silvia Ballestra)

C’è un titolo che ricorre spesso, in articoli di giornale o nei convegni sulla sua figura: Joyce Lussu, sibilla del Novecento. Anche il Novecento è stato usato spesso per parlare di lei, perché lei è stata il Novecento. È stata un tempo, un intero secolo, ed è stata un mondo.

Una vita avvincente come un romanzo, quella di Joyce Lussu: partigiana, attivista, poetessa e scrittrice. Tra le pagine del libro di Silvia Ballestra si delinea la figura di una donna dal carattere forte e dallo spirito indomito, animata da forti sentimenti e passioni, tra tutti la libertà e la giustizia. Joyce Lussu nasce in una famiglia anglo marchigiana di idee liberali: Giacinta “Joyce” Salvadori appena può si vota alla causa della lotta partigiana per la quale arriva a correre pericoli indicibili, ma le strade che per un uomo sembravano precluse a lei si dischiudono. La sua prontezza di spirito, il suo coraggio e la sua abilità con le lingue le permettono di riuscire dove altri falliscono; Joyce organizza fughe per i prigionieri politici, falsifica documenti, mantiene i contatti con le più brillanti menti dell’intelligenza italiana, come Benedetto Croce, suo grande amico.

Finita la guerra, Joyce trova altre cause a cui dedicare la sua passione e la sua sete di giustizia: il Paese è da ricostruire su fondamenta nuove, emergono problematiche sociali che richiedono la sua attenzione – come il divario tra Nord e Sud – e il suo impegno politico si canalizza soprattutto sulle fasce più deboli ed emarginate della Società.

In particolare, le battaglie che la vedono maggiormente impegnata sono garantire il diritto all’istruzione e la parità di genere: «In un sistema capitalistico arretrato, l’economia si regge sugli enormi risparmi realizzati con le fatiche domestiche e le mansioni assistenziali gratuite fornite dalle casalinghe e retribuite con la sola sussistenza; e crea le strutture culturali adeguate a giustificare questo stato di cose, dalla morale piccolo borghese alla religione, sempre espressione di una società di diseguali».

Ma se in questa biografia molto si dice della Joyce “pubblica”, altrettanto spazio è dedicato alla sua vita privata, ai suoi affetti e, ovviamente, al grande amore della sua vita: Emilio Lussu. Compagni di vita e di battaglia, Joyce e Emilio condividono ideali e pericoli, costruiscono una famiglia, si spalleggiano, sono una cosa sola pur restando due entità forti e indipendenti, ciascuno con i suoi interessi.

È proprio per mostrare la sua indipendenza intellettuale, la sua connotazione fuori dalla coppia, che Joyce trova una nuova strada: complice un incontro con il poeta turco Nazim Hikmet, la Sibilla diventerà una figura di spicco nella letteratura italiana per il suo impegno nel far conoscere ai compatrioti le più influenti voci della poesia estera, scoprendo nuovi autori, realtà e battaglie da fare sue.

Silvia Ballestra restituisce al suo pubblico una figura di donna a tutto tondo, complessa, inafferrabile, irrefrenabile, che non può lasciare indifferenti: con la sua scrittura fluida e avvincente, l’autrice racconta dei suoi incontri con la Sibilla, della loro lunga amicizia, dell’impatto sulla sua vita. Ci restituisce il quadro di un periodo storico, quello dell’Italia pre e post bellica in un modo molto preciso e d’impatto, restituendo appieno il clima di incertezza e di paura. Ma, tra tutti i meriti dell’autrice c’è quello di contribuire a diffondere ancora di più i lavori di Joyce scrittrice, che meritano di essere conosciuti se non altro per il loro valore intrinseco di testimonianza storica, ma anche e soprattutto per rendere omaggio a una donna che con il suo impegno e il suo coraggio ha contribuito a lasciare il segno in molte vite.

Titolo:La Sibilla

Autore: Silvia Ballestra

Genere: Biografia

Casa editrice: Laterza

Pagine: 230

Anno: 2023

Prezzo: €18,00

Tempo medio di lettura:5 giorni

Consiglio di lettura: Dopo aver letto tanto su Joyce non si può non desiderare di conoscere la sua “voce” attraverso i suoi libri.

L’autrice

Scrittrice e saggista, Silvia Ballestra vive e lavora a Milano. I suoi libri sono pubblicati dai maggiori editori italiani e tradotti in varie lingue. Su Joyce Lussu ha pubblicato, oltre a La Sibilla, anche Joyce L. Una vita contro. Dal suo romanzo La guerra degli Antò è stato tratto un film diretto da Riccardo Milani.

Giovanna

Lettore medio

Cassandra a Mogadiscio (Igiaba Scego)

Disegnerei, se potessi, l’attimo in cui scoppi di improvvisa gioia. Quella tua risata roca, quasi maschile, che con il passare dei secondi si ingentilisce di oro, incenso e mirra.

Titolo: Cassandra a Mogadiscio

Autrice: Igiaba Scego

Casa editrice: Bompiani

Genere: memoir

Pagine: 364

Anno edizione: 2023

Prezzo: € 20,00

Tempo medio di lettura: 4 giorni

Suggerimento di lettura: L’ultima nomade di Shugri Said Salh

L’autrice

Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974. Collabora con La Lettura – Corriere della Sera e Internazionale. Tra i suoi libri: Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005); Oltre Babilonia (Donzelli 2008); La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014), La linea del colore (Bompiani 2020, Premio Napoli), Figli dello stesso cielo (Piemme 2021) e l’antologia Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi, curato insieme a Chiara Piaggio (Feltrinelli 2021). Le sue opere sono tradotte in molte lingue.

Paquito

Lettore medio

Ferrovie del Messico (Gian Marco Griffi)

E comunque per farla breve mi hanno domandato cosa stessi facendo al tavolo di quel bar con quel quadernetto e io ho risposto che stavo scrivendo una storia per una persona che comunque non l’avrebbe letta, e a quel punto quello con la sigaretta spenta tra le dita mi ha detto perché questa persona non dovrebbe leggere la tua storia, e io ho risposto non leggerà la mia storia perché non gliela farò leggere, e l’altro mi ha detto perché scrivi una storia per una persona se poi non gliela farai leggere, e io ho pensato che era una bella domanda, poi ho risposto che non gliela avrei fatta leggere perché non pensavo che potesse interessarle quello che avevo da dire, e lui allora mi ha detto che ne sai tu di quello che interessa alla gente, e io gli ho risposto che lo sapevo benissimo, quello che interessa alla gente, e sapevo benissimo che la mia storia non sarebbe interessata alla persona per la quale la quale scrivevo [ … ]

Titolo: Ferrovie del Messico

Autore: Gian Marco Griffi

Casa editrice: Laurana Editore

Genere: romanzo storico

Pagine: 824

Anno edizione: 2022

Prezzo: € 22,00

Tempo medio di lettura: 15 giorni

Suggerimento di lettura:

L’autore

Gian Marco Griffi vive a Asti. Ha pubblicato: Più segreti degli angeli sono i suicidi, Bookabook 2017; Inciampi, arkadia 2019.

Manuela

Lettore medio

La traversata notturna (Andrea Canobbio)

Perciò, fin da piccolo, sapevo che bisognava scavare prima di costruire.

Titolo: La traversata notturna

Autore: Andrea Canobbio

Casa editrice: La nave di Teseo

Genere: memoir

Pagine: 528

Anno edizione: 2022

Prezzo: € 21,00

Tempo medio di lettura: 8 giorni

Suggerimento musicale: La depressione è un periodo dell’anno di Willie Peyote

L’autore

Andrea Canobbio è nato a Torino nel 1962. Vive a Torino, dove lavora nell’editoria. I suoi libri sono: la raccolta di racconti Vasi cinesi (1989), con cui ha vinto il premio Grinzane opera prima e il premio Mondello opera prima; i romanzi Traslochi (1992), Padri di padri (1997), Indivisibili (2000), finalista premio Strega, Il naturale disordine delle cose (2004), premio Brancati, e Tre anni luce (2013), premio Mondello Opera Italiana; e infine i due brevi testi autobiografici Presentimento (2007) e Mostrarsi (2011).

Paquito

Lettore medio

Come d’aria (Ada D’Adamo)

Avere un figlio invalido significa essere soli. Irrimediabilmente, definitivamente soli.

Titolo: Come d’aria

Autrice: Ada D’Adamo

Genere: Romanzo di formazione; memoir

Casa editrice: Elliot

Pagine: 144

Anno: 2023

Lettura consigliata: L’albero dei ricordi di Britta Teckentrup

Tempo medio di lettura: 2 giorni

L’autrice

Ada D’Adamo è stata un’autrice italiana. Nata a Ortona, si è diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Ha trascorso molto tempo a osservare il corpo e le sue declinazioni sulla scena contemporanea, e lo ha scritto in diversi saggi sulla danza e il teatro. Nel 2023 esce per Elliot Edizioni Come d’aria, libro in seguito candidato al Premio Strega.
A pochi giorni dalla candidatura, Ada D’Adamo che combatteva da tempo contro una malattia, si è spenta a Roma. A darne l’annuncio la sua casa editrice Elliot: «Un pezzetto del nostro cuore se ne va con lei».

Miryam

Lettore medio

Una minima infelicità (Carmen Verde)

L’infelicità non è soltanto una categoria dello spirito. Se cosí fosse, se si trattasse di una faccenda esclusivamente interiore, chiusa nel segreto del nostro essere, nessuno riuscirebbe a vederla.

No. L’infelicità è un luogo, un luogo fisico, una stanza buia nella quale scegliamo di stare. Tanto che, quando accendiamo un lume, subito lo schermiamo, perché nessuno possa spiare all’interno.

Annetta è una bambina che soffre, non solo perché il contesto familiare non è dei più sereni, ma perché non cresce. Non cresce rispetto alle compagne di classe, alle figure adulte che le ruotano intorno, e rispetto al mondo. Questo suo essere così piccola la farà sentire ancora più impotente di fronte a quello che la vita, presto, le riserverà.

Nomen omen, dicevano i Romani. E infatti già a partire dal titolo si intuisce quale sia il sentimento di cui è intriso il nuovo romanzo di Carmen Verde, uno dei dodici finalisti candidati al Premio Strega 2023.

Come un film di Darren Aronofsky, più che un romanzo, “Una minima infelicità” (edito da Neri Pozza) è la telecronaca minuto per minuto di una discesa nei meandri del dispiacere. I ricordi che affiorano dalle pagine del libro rappresentano infatti una sineddoche della tristezza, e tutta l’angoscia della protagonista, animo buono e indifeso al cospetto di un mondo già di suo pregno di cattiveria, viene amplificata da questa sua condizione di eterna fille imprigionata in un corpo minuto che non vuole saperne di crescere, sì che le strette ambientazioni (le quattro mura domestiche, l’aula scolastica, i dintorni di casa) diventano mastodontiche e terrificanti, generando nel lettore un perenne senso di claustrofobia e disagio.

La voce in prima persona della protagonista, che permette al lettore di immedesimarsi con una certa prepotenza nella narrazione, utilizza uno stile elegante, ma piuttosto semplice, asciutto e diretto. Tuttavia, un espediente narrativo che ho trovato assolutamente geniale – e che sono sicuro piacerà anche a voi – è la sperimentazione sinestetica che l’autrice mette in pratica quando, di tanto in tanto, interrompe la narrazione degli avvenimenti per descrivere alcune fotografie che idealmente sta mostrando al lettore, raccontandone con attenta precisione il contenuto, le emozioni, le intenzioni dei soggetti, di modo che chi legge sia in grado di figurarsele nella mente con assoluta facilità.

Un flusso di coscienza che vi farà empatizzare con la piccola – in tutti i sensi – protagonista dalla prima all’ultima pagina, spingendovi a osservare il mondo da un punto di vista diverso, malinconico e pieno di speranza.

Titolo: Una minima infelicità

Autrice: Carmen Verde

Genere: Romanzo di formazione/diario

Casa editrice: Neri Pozza

Pagine: 208

Anno: 2023

Musica consigliata: Qualsiasi brano di Yann Tiersen

Tempo medio di lettura: 2 giorni

L’autrice

Carmen Verde è nata a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ma vive e lavora a Roma. I suoi racconti sono stati pubblicati da Nottetempo, Babbomorto Editore, Cadillac e Succedeoggi. Nel 2018 è stata segnalata come autrice dal Premio Calvino. Nel 2022 ha pubblicato per Neri Pozza Una minima infelicità, libro candidato al Premio Strega 2023. 

Giano

Lettore medio

Le perfezioni (Vincenzo Latronico)

Finivano una call o alzavano lo sguardo da una mail complicata e si vedevano dall’esterno, fra avanzi di cibo e cartacce, l’accappatoio sulla poltroncina danese, e si sentivano fallati, impostori in un mondo adulto che avrebbe scoperto la loro inadeguatezza se solo l’obiettivo delle videochiamate avesse avuto un’ottica più ampia.

Anna e Tom sono una giovane coppia italiana trasferitasi a Berlino per sfuggire al provincialismo italiano e dare un’impronta più internazionale al loro lavoro. I due ragazzi sono sviluppatori web, una professione capitata più che scelta. All’inizio la città è tutta una gradevole scoperta, ma presto fanno i conti con una realtà ben diversa, piena di ostacoli, sebbene la vita continui a scorrere, con nuove consapevolezze e la ricerca di nuovi stimoli.

In “Le perfezioni” (edito da Bompiani) Vincenzo Latronico ci restituisce in maniera esemplare la generazione a cui anche io appartengo, quella dei millennial. Una generazione che trova difficoltà ad avere un posto fisso, in tutti i sensi, nel mondo.

L’età dei millennial sembra essere un’arma a doppio taglio: siamo abbastanza adulti per prendere decisioni e ricoprire ruoli importanti, ma allo stesso tempo veniamo trattati da adolescenti, e in qualche caso da incompetenti, da chi è più anziano di noi.

Si può dire che questo romanzo sia un lungo piano sequenza ricco di immagini, dove l’assenza dei dialoghi tra i protagonisti non incide affatto sull’efficacia e la potenza del messaggio che traspare. Percepiamo quel senso di inadeguatezza e smarrimento che ci assale quando ci rendiamo conto che le cose non vanno come vorremmo, che forse le abbiamo idealizzate troppo, caricandole e caricandoci di aspettative.

Con questo non voglio dire che il romanzo sia esclusivamente un quadro triste e malinconico, anzi! È vivido e in qualche modo fa anche da spunto di riflessione sulla vita. Ci hanno sempre insegnato a puntare in alto, a fare del nostro meglio, a crearci subito una famiglia e ad avere un buon lavoro. Senza dubbio avere una stabilità economica è un aiuto molto importante nel sentirsi più sicuri, ma se ciò che facciamo non ci rende vivi, potremmo andare anche in capo al mondo ma questo senso di inadeguatezza non scomparirebbe.

Quel che la storia di Anna e Tom insegna è che l’insoddisfazione non deve fermarci dal fare progetti, solo che dovremmo iniziare dalle piccole cose perché poi il resto verrà da sé.

Titolo: Le perfezioni

Autore: Vincenzo Latronico

Genere: Romanzo di formazione

Casa editrice: Bompiani

Pagine: 144

Anno: 2022

Prezzo: € 16,00

Colonna sonora consigliata: Splash” (Colapesce Di Martino, 2023)

L’autore

Vincenzo Latronico, nato a Roma nel 1984, laureato in Filosofia, ha esordito nel 2008 con il romanzo Ginnastica e Rivoluzione edito da Bompiani, seguito poi nel 2011 da La cospirazione delle colombe con la stessa casa editrice. Ha condotto per un anno una rubrica satirica sull’emittente Radio Onda d’Urto, dal titolo Mai più soli. Ha scritto di arte su Domus, Kaleidoscope, Flash Art e Frieze; attualmente collabora con La Lettura del Corriere della Sera.

Arianna

Lettore medio

Dove non mi hai portata (Maria Grazia Calandrone)

“E adesso io prendo te
e ti lascio libera, pure di abbandonarmi.”

Titolo: Dove non mi hai portata

Autrice: Maria Grazia Calandrone

Casa editrice: Einaudi

Genere: biografico

Pagine: 256

Anno edizione: 2022

Prezzo: € 19,50

Tempo medio di lettura: 5 giorni

Suggerimento musicale: Futura di Lucio Dalla

L’autrice

Maria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, autrice e conduttrice per la Rai. Scrive per il «Corriere della Sera» e tiene laboratori di poesia nelle scuole e nelle carceri. Con i suoi libri di poesia ha vinto importanti premi. La sua ultima opera, Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021), è entrata nella dozzina del Premio Strega. Per Einaudi ha pubblicato Dove non mi hai portata (2022).

Gabriella